Davide

"La Fede bahá’í mi ha riportato vicino a Dio e mi ha fatto capire che non tutte le persone sono cattive, anzi. Non l’avevo mai pensato veramente fino in fondo, però mi sorgeva sempre il dubbio"

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Davide: “Sono venuto a sapere di questo progetto tramite una persona che mi aveva preso a cuore. Mi disse che stare con i ragazzi che partecipano alle attività bahá’í al Centro di Formazione di Vimercate mi avrebbe fatto quasi rinascere, di certo sarei stato meglio con me stesso. Fu una promessa importante, estremamente importante, perché da solo non sarei mai stato in pace con me stesso, mentre ora, anche grazie alle nuove amicizie, credo nella Fede. Prima ero cristiano, anzi, lo sono ancora, però stavo iniziando a diventare ateo per alcune cose che mi erano successe…”

“Prima di venire qui al Centro Martesana, andavo a Pessano con Bornago, dove si lavorava negli orti. Ma poi una nostra cara amica ha avuto un figlio e non potevamo più andarci. Allora ci hanno mandato qui per stare con gli altri ragazzi. Con loro parlavamo anche dell'orto, come può aiutare la società o i ragazzi. Negli incontri si parlava dei modi per aiutarli, magari a studiare la droga o a servire il nostro paese. E aiutare i bambini che stanno male, che hanno problemi e difficoltà famigliari, diciamo la comunità che aiuta il paese.”

D: “La Fede bahá’í mi ha riportato vicino a Dio e mi ha fatto capire che non tutte le persone sono cattive, anzi. Non l’avevo mai pensato veramente fino in fondo, però mi sorgeva sempre il dubbio. Ognuno di noi deve scegliere che tipo di persone essere e se avvicinarci alla luce oppure farci sorprendere dalle tenebre. Alcune persone possono essere buone, altre cattive, ma dentro si può essere molto lontani, come anche molto vicini.”

“Io sono un po’ un misto, ma mi sono sempre comportato bene, sono sempre stato un ragazzo tranquillo, timido. Qui si è creato un senso di amicizia generale e di costruzione di comunità, una comunità che, oltre ad aiutare gli altri, punta a realizzare l’ordine e la pace nel mondo. Consiglierei a un amico di partecipare alle attività del Centro, portandogli la mia esperienza. Avevo un amico, all’inizio era un’amicizia stretta e gli avevo parlato di come poteva star meglio. Lui mi disse che non bisogna, per forza, venire al Centro e ci siamo un po’ persi. Non si può certo obbligare nessuno a seguire le attività, ognuno ritroverà la fede in sé, seguendo un proprio percorso ma è insieme che si può cambiare il proprio destino.”