Sandro
Io e la mia famiglia siamo dovuti passare da una fase di transizione dalla religione cattolica a quella Baha'i ed è stato sicuramente un processo traumatico.
Erano gli anni settanta, eravamo molto piccoli e io ricordo che per me era una cosa molto nuova. Mia madre era molto estroversa e ne aveva parlato parecchio,ne aveva parlato anche con il prete.
Ricordo che frequentavo la classe per i bambini e un giorno il prete disse agli altri ragazzi (ormai eravamo adolescenti): "Sandro è di un'altra religione, frequenta un'altra classe e non è in grado di rispondere ad alcune cose."
Io ho vissuto molto male questo episodio e per molto tempo ho provato un senso di vergogna nei confronti della mia decisione di abbracciare questa nuova religione.
Invece con il passare del tempo, piano piano l'ho fatta mia, nonostante io stia ancora elaborando e combattendo molto.
Per me la famiglia è alla base di tutto. Ho investito tutta la mia vita su di essa lavorando per la sua unità, attraverso la costruzione di progetti e scegliendo delle mete da perseguire.
Grazie alla fede Baha'i la mia vita ha acquisito un valore aggiunto, poiché il primo gradino verso l'unità del genere umano è proprio l'unità familiare.
Spero di esserci riuscito, ma questo probabilmente dovrebbero dirlo le mie figlie.
Il fatto di averle mandate alla classe per l'educazione spirituale è stato per me come un riscatto, poiché io, ai miei tempi, non l'avevo vissuta bene.
Ho riscoperto il valore e la bellezza di queste classi vivendole attraverso le mie figlie.
Anch'io per un po' di tempo ho fatto l'insegnante delle classi per bambini. All'inizio ero un po' preoccupato, perché non avevo mai avuto esperienza nel campo dell'insegnamento, ma con il tempo mi sono lasciato andare e ho cominciato a giocare insieme ai bambini alla scoperta dei valori spirituali che queste classi insegnano. È stato bello e mi è piaciuto.
Per quanto riguarda l'educazione ritengo che oggi non sia più sufficiente fermarsi al livello di conoscenza materiale, ma bisogna elevarsi a un gradino superiore che è l'educazione spirituale. I bambini sono più ricettivi degli adulti e con l'educazione spirituale si trasformano e si spera che diventino esseri più completi sotto tutti i punti di vista: fisico, mentale e soprattutto spirituale. Dall'esperienza della classe per i bambini io ho imparato a dedicarmi agli altri e a fare qualcosa per loro.
Per me la comunità è un gruppo di persone che sta bene insieme e fa qualcosa di positivo per l'umanità. Si tratta di attività di vario tipo, dalla coltivazione biologica all'attenzione e cura degli animali. Un gruppo di persone che si riunisce per fare qualcosa di bello e fa dei progetti per migliorare questo mondo.
Come contribuire a questo progetto? Innanzitutto, come individuo, cercare di essere me stesso e star bene con me stesso. A livello familiare il mio obiettivo è mantenere l'unità, scambiando la nostra esperienza di unità familiare con altre persone.
Per quanto riguarda le attività Baha'i, in confronto al resto della mia famiglia, io sono quello meno attivo.
Ma penso che servendo e appoggiando la mia famiglia nelle attività che svolgono posso certamente dare il mio contributo.
Per quanto riguarda l'insegnamento è anche e soprattutto attraverso l'esempio che cerco di dare il mio contribito: quando sono a lavoro, in macchina, quando vado al supermercato, nei rapporti di amicizia, nel cercare di essere una persona attenta e sensibile a quello che mi succede attorno e comportandomi nel modo migliore che conosco. Per me ad esempio essere onesti nell'ambito lavorativo è molto importante, essere chiari e puntuali nei pagamenti e nella gestione dei soldi è sempre stato fondamentale per me. Questo è il mio modo di servire: cercando di dare l'esempio nelle azioni quotidiane.
La fede Baha'i mi ha aiutato a tirar fuori tutte le mie contraddizioni, a tenere alcune cose e scartarne altre. La fede mi ha aiutato a essere equilibrato.