Shrouk
La mia avventura nella comunità bahá’í è iniziata all’età di 15 anni. All’epoca mio padre mi disse: “ora hai 15 anni e puoi scegliere a quale religione appartenere. Se non vuoi far parte di nessuna religione, puoi anche deciderlo”. Allora mi sono presa una settimana per decidere e ho cominciato a studiare le varie religioni, perché ce ne sono tante e alla fine ho deciso di essere bahá’í, perché penso che la fede bahá’í sia ciò che serva all’umanità per questa epoca. Tutte le religioni passate sono state rivelate per il loro tempo ma tutte, comunque, derivano da un’unica fonte ispiratrice, che è Dio. Quando ho deciso di essere bahá’í, ho cominciato a sentirmi responsabile del mio apprendimento e dell’essere parte attiva della comunità e delle sue attività.
All’epoca vivevo in Svezia e ho partecipato all’Istituto Ruhi, studiandone tutti i libri in modalità partecipativa nel giro di 1 anno. Dopo questo percorso di studio e riflessione ho iniziato diverse attività di servizio nella mia comunità: prima come insegnante per la classe di educazione spirituale alle virtù per i bambini, poi come animatrice per il progetto gruppo giovanissimi e, infine, come facilitatrice per lo studio dei libri Ruhi.
I principi di Bahá’u’lláh (il fondatore della fede bahá’í) hanno notevolmente influenzato la mia vita. Credo che per ogni persona sia un bene poter scegliere e trovare la propria religione. Quando ho scoperto la fede bahá’í, e ho capito di essere in linea con essa, ho cominciato a pensare in modo differente. Fino a quel momento, avevo avuto alcune amicizie che avevano influenzato la mia vita in un modo molto negativo. Quando ho iniziato il percorso di studio dei libri Ruhi, la mia visione della vita è completamente cambiata. Ho capito che essere qui su questa terra non è solo passare del tempo, ma è costruire comunità, lavorare insieme, fare qualcosa per questa vita, prima di trapassare all’altra. Ho capito l’importanza del servizio alla comunità, e come questa vita non possa essere qualcosa legato solo a te. Qualche volta pensi di essere tu al centro del mondo. Ma, quando leggi gli scritti di Bahá’u’lláh, capisci che è l’opposto. Impari che si tratta di essere tutti insieme al centro del mondo, tu sei solo una piccola parte di questo processo. Per me il servizio può essere fatto anche di piccole cose: un sorriso, ascoltare semplicemente le persone. E rappresenta la parte migliore di te.
Come dicevo, l’istituto Ruhi, con il suo metodo partecipativo di apprendimento basato sulla riflessione sui suoi libri, è stato fondamentale per me. Mi ha aiutata, passo dopo passo, a capire me stessa. Tutti i libri Ruhi hanno avuto un effetto sulla mia persona e sulla mia comprensione su come cooperare con le altre persone, su cosa voglio fare, sullo scopo della vita in generale. Ho capito, inoltre, che l’opinione di ogni persona è degna di rispetto, non esiste quella “corretta” o quella “sbagliata”, ognuno ha la sua visione. La mia visione può essere in un modo e, magari, quella di un’altra persona può essere molto diversa dalla mia, ma è corretta allo stesso modo. Ho imparato ad accettare l’opinione altrui.
Qual è la mia idea di comunità? La comunità per me è un insieme di persone che si prendono cura uno dell’altro, che cercano il miglioramento collettivo, che si accettano, fanno cose che possano influenzare positivamente altre comunità vicine e crescono insieme. Ma per costruire comunità con queste caratteristiche bisogna, anzitutto, iniziare come individui da noi stessi: capire sé stessi, comprendere cosa si vuole fare nella propria vita e quali sono gli scopi che vogliamo darci. E comprendendo noi stessi, automaticamente, saremo persone felici e influenzeremo in modo positivo la vita altrui. E vedremo il mondo come parte della nostra famiglia, e non vedremo più le persone in base al loro colore, al loro corpo, alla loro religione, alla loro nazionalità, ma guarderemo ad ogni persona allo stesso modo. Se ognuno inizia questo lavoro da sé (perché siamo tutti uguali) penso che possiamo costruire comunità così.