Anita
La mia ricerca della fede è nata quando mia madre è stata chiamata a sé dal buon Dio e, nella sofferenza, ho cominciato a pormi molte domande riguardo la spiritualità. Il giorno del funerale mi sono sentita in conflitto con Dio e con la Chiesa perché, essendo io divorziata, non mi è stato permesso di prendere parte ad alcuni dei rituali della messa; in quel momento è nata l’urgenza, nel mio cuore, di capire il motivo per cui mi sono sentita rifiutata dalla mia religione. La preghiera che facevo nella mia intimità non mi bastava più, sentivo di aver bisogno di un nuovo modo di pregare, un nuovo modo di credere. In quel periodo la mia vicina di casa mi ha parlato per la prima volta della sua religione e di Bahá’u’lláh e mi ha invitato ad un incontro a casa sua. Quel giorno mi si è aperta la nuova dimensione di una fede dove mi sentivo di nuovo accettata da Dio. Mi sono sentita liberata dal senso di colpa, di far parte di una comunità ed ho incontrato una preghiera così fresca ed innovativa che mi ha fatto sentire più vicina a Dio. Nei primi anni di questa ricerca ho partecipato ad un Circolo di studio dell’Istituto Ruhi ed è stata un’esperienza molto interessante. La metodologia proposta era completamente nuova per me: leggere tutti insieme e condividere con gli altri le tue esperienze personali, parlare di argomenti molto profondi che rispondono a molte delle domande esistenziali che tutti gli esseri umani si pongono. Partecipare al Circolo di studio è stato come aprire la finestra e respirare una boccata d’aria fresca. Un’esperienza molto interessante che ho fatto, da quando sono diventata bahá’í, è fare l’insegnante in una classe per bambini. Questo è stato un percorso molto formativo, soprattutto per me. Mi sono resa conto che quando ti prendi cura dell’educazione spirituale dei più piccoli non fai altro che aiutarli a tirare fuori tutte le gemme che loro hanno già dentro di loro. Comunità vuol dire tante persone che collaborano in armonia ed ognuno si occupa di un piccolo pezzo per poter costruire qualcosa, tutti insieme. È importante andare tutti nella stessa direzione.