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Ramesh


Sono nato in una famiglia bahá’í in Iran e non era facile avere un’identità religiosa diversa in un paese mussulmano che considera la tua Fede impura; a scuola eravamo bersaglio di prese in giro, vessazioni ed emarginazione da parte dei coetanei ed abbiamo dovuto imparare molto presto a rafforzare il carattere. Un momento della mia infanzia che ricordo con grande piacere, però, è la classe per bambini che veniva organizzata ogni settimana dalla comunità bahá’í; era un momento di condivisione molto bello, dove gli insegnanti ci parlavano dei principi rivoluzionari portati da Bahá’u’lláh. Non aspettavamo altro che arrivasse il fine settimana per poter partecipare a questi incontri: si trattava di un luogo pieno di amore ed amicizia, in contrapposizione ad una società ostile. Quando avevo tredici anni la mia famiglia si è trasferita in Italia ed è stato un percorso contrassegnato da crisi e vittorie. È stato difficile imparare a vivere in un Paese completamente nuovo ma, allo stesso tempo, è stato bello poter vivere in una Comunità accogliente, costruire amicizie che mi accompagnano ancora oggi e poter condividere con le persone i principi bahá’í. Aver avuto la visione portata da Bahá’u’lláh ad accompagnarmi è stato molto importante, perché mi ha dato uno sguardo più ampio sul mondo ed uno scopo elevato nella vita. La Fede Bahá’í è sempre stata un faro che ha illuminato le mie scelte: la direzione giusta è sempre stata chiara e la sfida è stata seguirla, nonostante tutte le difficoltà quotidiane. Con mia moglie abbiamo deciso di dare ai nostri figli un’educazione spirituale e speravamo che potessero condividere quest’esperienza con i loro amici. Per poter contribuire a portare un cambiamento nel mondo è fondamentale iniziare dal luogo in cui viviamo e, per questo motivo, ci siamo impegnati ad organizzare classi per bambini e gruppi giovanissimi nel nostro quartiere. Il cambiamento deve cominciare dal basso, dai cuori delle persone e dalle Comunità a livello locale, e tutti possono far parte di questa trasformazione promossa da Bahá’u’lláh, non importa a quale religione appartengano. Una Comunità è un insieme di persone che lavorano per un obiettivo e condividono principi comuni. Penso che la cosa importante sia credere sempre che ogni azione fatta equivale a piantare un seme ed, un giorno, questi semi daranno sicuramente frutti.

English version

I was born in a bahá’í family in Iran, and it wasn’t easy to have a different religious identity in a muslim country that considered your faith impure. At school we were the target of mockery, bullying and exclusion from our schoolmates and we had to learn pretty early in our life to strengthen our character. Still, one of the moments I can recall with great pleasure was the children’s classes, organized weekly by the bahá’í community; it was a wonderful moment for sharing and learning from our teachers about the revolutionary principles brought by Bahá’u’lláh. We looked forward to the weekend to attend these gatherings: the venue was full of love and friendship, a great contrast with the surrounding hostile society. My family moved to Italy when I was 13, and since then my path has been marked by crises and victories. I had a hard time learning how to settle in a completely new country, but, at the same time, I enjoyed living in a welcoming community, making new friendships, that accompany me even today, and being able to share the bahá’í principles with other people. Bahá’u’lláh’s vision accompanying my spiritual path has been fundamental, allowing a wider view of the world and a higher purpose in my life. The bahá’í faith has always been a guiding light illuminating my choices: the right direction was always very clear and the real challenge was to follow it despite all daily hardships. My wife and I have decided to give our children a spiritual education, hoping they will share this experience with their friends. In order for us to contribute to the betterment of the world, it is fundamental to start from the place where we live, thus we are committed in organizing children’s classes and junior youth groups in our neighborhood. Change must begin from the bottom, from people’s hearts and from communities at a local level and everyone can take part in this transformation fostered by Bahá’u’lláh, regardless to which religion they belong. A community is a group of people putting their efforts together to reach an objective and sharing common principles. I think it is essential to always believe that any single action can be compared to the planting of a seed and, one day, these seeds will certainly bring fruits.




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