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Bruno




Nel 1996 mi sono trasferito da Londra a Milano per lavoro. Visto che non conoscevo nessuno in città una collega, che oggi è mia moglie, mi ha invitato ad uscire con lei ed i suoi amici ed attraverso loro ho sentito parlare per la prima volta della Fede Bahá’í. Non conoscevo questa religione, ma sin dalle prime conversazioni ho capito che ne condividevo i principi.


Mi aveva colpito che queste persone, a differenza dei miei amici, ponevano molta attenzione sugli aspetti più profondi dell’essere umano; erano molto attenti all’altro e se ne prendevano cura. È stato bello trovare dei ragazzi con cui condividere conversazioni che non avessero solo contenuti materiali e questo mi ha spinto a voler frequentare le attività offerte dai bahá’í.


Ad oggi non ho scelto di abbracciare questa religione, ma sono felice di poter aprire, con mia moglie, la nostra casa ad incontri di natura spirituale e dare il mio contributo per arricchire le conversazioni. Abbiamo anche applicato i principi portati da Bahá’u’lláh all’interno della nostra famiglia e nell’educazione dei figli perché penso che siano importanti in quanto basati sull’aiutare il prossimo, sulla sincerità, sull’unità, sulla condivisione e sulla trasparenza. Insegnano ai ragazzi a non agire istintivamente, ma a riflettere profondamente sulle situazioni e reagire con saggezza. Anch’io cerco spesso di mettere in pratica questi principi nella mia vita, in particolare al lavoro.


Sono cresciuto come cattolico non praticante, ma oggi sono grato che mia moglie abbia scelto di portare avanti attivamente, nella sua vita, un’esperienza religiosa che condivido e che l’abbia portata nella nostra famiglia. È sempre stato molto naturale per me parlare con i miei genitori ed amici di questa scelta che molti considerano diversa e non comune. Ci siamo sposati nel un paese in cui sono nato e penso che al nostro matrimonio fossero presenti più etnie di quelle che la maggior parte degli abitanti avesse mai visto; già il giorno successivo sono stato inondato di domande di persone incuriosite ed ho spiegato che per me questa diversità era proprio la cosa che mi affascinava di più.


Una comunità è un insieme di persone che ha sposato un ideale comune, che cerca di coadiuvarsi per aiutare gli altri e crescere. È importante che ognuno abbia la volontà di partecipare alle idee ed alle iniziative proposte dal gruppo ed investire tempo ed energie per contribuire a questo processo.


English version


In 1996 I moved from London to Milan for work. I did not know anybody in the city, a colleague, who today is my wife, invited me to go out with her and some of her friends and it was through them that I heard about the bahá’í faith for the first time. I didn’t know this religion, but from the first conversations I understood that I shared its principles. I was impressed by the fact that, unlike my friends, these people were taking care of the most profound aspects of the human being; they were attentive to others and took care of them. It was wonderful meeting young people, with whom I could share conversations that were not only based on material aspects and this led me to attend the activities offered by the bahá’ís.

I have not decided to embrace this religion yet, but I am very happy to open my home, together with my wife, to gatherings of a spiritual nature and to be able to contribute in enriching the conversations. I think that Bahá’u’lláh’s principles are very important, since they are based on helping others, on truthfulness, unity, sharing and transparency; that’s why we have applied them within our family and in the education of our children. They teach children not to act instinctively but to ponder deeply about situations and to react with wisdom. I also try to apply such principles in my life, especially at work. I grew up as a non-practicing catholic, but today I am grateful to my wife, who chose to make this religious experience a part of her life, a religious experience that we share within the family. To me it has always been very natural to talk to my parents and friends about this choice, by many considered different and uncommon. We got married in the village where I was born and I think there were more ethnic groups attending our marriage than most of the inhabitants had ever seen. The day after the wedding I was overwhelmed by questions of many curious people and I had to explain that this diversity was exactly what fascinated me the most. A community is a group of people who have married a common ideal, with the aim to grow and to help others. Everybody’s will to take part in the initiatives suggested by the group and to invest time and energy contributing to this process is fundamental.



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