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Lebana


Quando ho incontrato per la prima volta la Fede Bahá’í avevo 17 anni e mi ha affascinato perché forniva delle risposte a domande che mi ponevo da molto tempo e alle quali non avevo trovato risposte nella mia religione. In primo luogo mi riferisco al concetto della progressività delle religioni: ho trovato illuminante il fatto che la rivelazione divina non fosse avvenuta esclusivamente in un luogo, momento storico o per un unico popolo, ma che ci fosse una continuità ed opportunità per tutta l’umanità.


Poi mi ha colpito il concetto della costruzione di un nuovo ordine mondiale. Io sono sempre stata appassionata delle vicende del mondo e di come poter costruire una nuova società e nel messaggio di Bahá’u’lláh l’ho visto realizzarsi, sia dal punto di vista sociale che spirituale. È stato molto allettante trovare molta letteratura nella fede bahá’í, così da poter indagare e ricercare la realtà da più punti di vista, sia da sola, che in compagnia di altri amici.


Quando ho avuto dei figli ho cominciato a preoccuparmi di che tipo di educazione avrei volevo dargli ed ho deciso di cogliere un’opportunità che mi era stata offerta da un’amica di far partecipare mia figlia ad una classe per bambini offerta dalla comunità bahá’í, nella quale ci si concentrava sulle qualità ed i valori spirituali. Da quel momento è iniziata un’avventura che fa ancora parte della mia vita.


Ho cominciato un affascinante percorso che mi ha permesso di approfondire il concetto di educazione spirituale che aiuta i bambini a mettere in luce quelle qualità che ogni essere umano ha dentro di sé, di costruire un’identità forte, di imparare a collaborare con gli altri ed approfondire il concetto di servizio alla comunità. Anche quando le mie figlie sono cresciute, infatti, mi è sembrato naturale continuare a servire in questo campo ed accompagnare anche figli di altre persone della mia comunità. Sono stata felice di mettere a disposizione le esperienze e le consapevolezze che via via erano state acquisite.


Pian piano ci siamo resi conto che questo tipo di percorso produce frutti migliori se sono coinvolti in prima persona anche i genitori, così abbiamo deciso di offrire anche alle mamme l’opportunità di condurne uno parallelo alla classe dei bambini. Abbiamo iniziato un circolo di studio mirato ad approfondire la tematica dell’educazione spirituale, di provare a metterle in pratica nella vita di ogni famiglia, confrontarci sulle difficoltà che incontravamo e, soprattutto, prendere sempre più consapevolezza del fatto che la vera natura dell’essere umano è spirituale.


Una comunità è un luogo dove chiunque sia interessato può contribuire al miglioramento del mondo, a costruire società basate su principi spirituali rinnovati, con un alto senso di giustizia ed un nuovo modo di collaborare basato su un concetto di servizio che si fonda sul volersi prendere cura degli altri. Spero di poter continuare a contribuire alla costruzione di questa comunità nel campo dell’educazione, sia personalmente, che insieme alla mia famiglia.


English version


When I first met the bahá'í faith I was 17 and it fascinated me because it provided answers to questions that I had been asking myself for a long time and to which I had not found answers in my own religion. I am especially referring to the concept of the progressiveness of religions: I found enlightening the fact that the divine revelation had not occurred exclusively in one place, one historical moment or for one single people, but that there was a continuity and opportunity for all humanity.

Then I was impressed by the concept of building a new world order. I have always been passionate about the affairs of the world and how to build a new society and in the message brought by Bahá'u'lláh I saw it come true, from both a social and spiritual point of view. It was very intriguing to find so much literature in the bahá'í faith, so as to be able to investigate and research reality from different points of view, both independently or together with my friends. When I had my children I started to be concerned about the sort of education I wanted to give them and decided to take advantage of an opportunity offered by a friend to have my daughter participate in a children’s class organized by the bahá'í community, in which the focus was on spiritual qualities and values. That was the start of an adventure that is still part of my life.

I began a fascinating journey that allowed me to deepen the concept of spiritual education which helps children to highlight the qualities present in every human being, build a strong identity, learn to collaborate with others and deepen the concept of community service. Even when my daughters grew up, it seemed natural to continue service in this field and accompany the children of others in my community as well. I was happy to share both the experiences and the awareness that had been gradually acquired. Later on we realized that this process produces better fruits if parents get involved personally, so we decided to offer mothers the opportunity to attend a gathering simultaneously to the children’s class. We started a study circle aimed at deepening the theme of spiritual education, trying to put it into practice in the life of every family, discussing the difficulties we encountered and, above all, becoming more aware of the fact that the true nature of the human being is spiritual.

A community is a place where anyone interested can contribute to the betterment of the world, to build societies based on renewed spiritual principles, with a high sense of justice and a new way of collaborating founded on the concept of service based on caring for others. I hope to continue contributing to the building of this community in the field of education, both personally and together with my family.



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