Ramin
Ho iniziato frequentando la Classe per bambini e poi ho continuato con il Gruppo Giovanissimi. Prima di iniziare questa nuova attività, però, io ed un mio amico con cui avevo fatto questa esperienza, abbiamo deciso di provare a coinvolgere anche altri ragazzi.
Inizialmente non è stato facile per me aprirmi con gli altri e trasmettere cosa fosse il Gruppo Giovanissimi, ma sentivo che era qualcosa che volevo condividere con loro. Ho deciso di fare questo sforzo e, con l’aiuto dei nostri animatori, siamo riusciti a parlarne ai miei amici ed alcuni di loro hanno deciso di partecipare.
Quest’anno stiamo seguendo il libro “Bagliori di Speranza” che racconta la storia di Kibomi, un ragazzo che perde i genitori a causa di un conflitto tra due tribù. All’inizio del suo viaggio pensa che tutti coloro che appartengono all’altra tribù sono malvagi ma, poi, comprende che, se una persona che appartiene ad una determinata etnia o religione si comporta male, questo non significa che anche tutti gli altri sono cattivi. Impara, quindi, a non avere pregiudizi nei confronti degli altri.
Al Gruppo facciamo anche atti di servizio per cercare di fare qualcosa per aiutare le persone e fare queste attività mi ha fatto sentire bene.
La mia famiglia è bahá’í e mi ha trasmesso i principi portati da Bahá’u’lláh, che cerco spesso di applicare nella mia vita. Grazie alla Fede ho imparato a sforzami ad essere paziente, anche quando non mi viene molto naturale, a non dire parolacce e a mostrare sempre gentilezza verso gli altri, anche nei confronti degli estranei.
Una comunità è un gruppo di persone che lavora perché i suoi membri siano felici, per espandersi e per poter propagare il messaggio che porta. Ognuno di noi può trovare il proprio ruolo all’interno della comunità e così trovare il proprio modo di contribuire.
English version
I started attending the Children’s Classes and then continued with the Junior Youth Group. Before starting this new activity, however, me and a friend who I had shared the experience with decided to try to involve other kids too.
Initially it was not easy for me to open up with others and convey what the Youth Group was, but I felt it was something I wanted to share with them. I decided to make this effort and, with the help of our animators, we managed to talk about it to my friends and some of them decided to participate.
This year we are reading the book “Glimmerings of Hope" which tells the story of Kibomi, a boy who loses his parents due to a conflict between two tribes. At the beginning of his journey he thinks that all those belonging to the other tribe are evil but, then, he understands that if a person belonging to a certain ethnicity or religion behaves badly, that does not mean that everyone else is bad too. He learns, therefore, not to have prejudices against others.
We also do service deeds to try to do something to help people and by doing these activities makes me feel good.
My family is Bahá'í and has passed on to me the principles brought by Bahá'u'lláh, which I often try to apply in my life.
Thanks to the Faith I have learned to strive to be patient, even when it is not very natural to me, not to say bad words and always show kindness towards others, even towards strangers.
A community is a group of people who work so that the members are happy, to expand and to spread the message they bring. Each of us can find his own role within the community and our own way of contributing, as well.