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Gabriele



Quando ero in terza elementare ho iniziato a frequentare la Classe dei bambini insieme ad un mio amico; piano piano se ne sono aggiunti altri ed è nata in parallelo anche una classe per i bambini più piccoli.


Mi piaceva molto partecipare e stare insieme agli altri bambini, anche se a volte litigavamo un po’ troppo e la nostra insegnate ci doveva ricordare il vero motivo per cui eravamo lì. È stata una bella esperienza, divertente. Durante ogni incontro parlavamo di una virtù diversa, recitavamo delle preghiere, ascoltavamo una storia e facevamo delle attività artistiche.


Ad un certo punto del mio percorso, però, ho cominciato ad avere dei dubbi e non ero certo di voler continuare a partecipare. Mia mamma mi ha ricordato che avevo preso un impegno e che era importante rispettarlo e così ho fatto. I miei dubbi persistevano e, quindi, dopo averne parlato con i miei genitori, mi hanno consigliato di confrontarmi con l’insegnante e capire insieme come procedere.


Sono cattolico e, frequentando sia la classe bahá’í che il catechismo, mi chiedevo se le due cose fossero compatibili. Ero insicuro su quali scelte fare ed avevo molti dubbi. Ho deciso di parlarne anche con l’insegnante della classe ed abbiamo deciso che se non me la sentivo più di partecipare, potevo prendermi una pausa.


L’anno dopo, mia mamma e la mamma del mio amico hanno organizzato un incontro con altri genitori per presentare un’attività dedicata ai ragazzi della mia età, il Gruppo Giovanissimi. Mi è piaciuto molto questo progetto ed ho deciso di partecipare. Dentro di me conservo ancora qualche dubbio, ma ora vedo le attività della comunità bahá’í ed il catechismo come due percorsi paralleli che viaggiano sullo stesso piano. Sia a catechismo che al gruppo giovanissimi parliamo di amicizia e di spiritualità.


Il gruppo ci sta aiutando molto a migliorare i rapporti tra di noi ed a crescere come individui; durante il primo anno ero scontroso e urlavo per farmi sentire ora, invece, ho imparato ad ascoltare, a capire di più gli altri ed a stare insieme più serenamente. Stiamo acquisendo molte qualità e, anche quando sorgono delle difficoltà, cerchiamo insieme di trovare nuove soluzioni ai problemi.


Come gruppo abbiamo fatto delle attività di servizio per cercare di fare qualcosa per aiutare gli altri; ad esempio abbiamo venduto dei biscotti fatti a mano da noi per raccogliere fondi per un canile. Sicuramente è stato un piccolo passo, ma era importante farlo.


Una comunità è un gruppo di persone che sta bene insieme, in spirito d’unità ed amicizia, anche se qualche volta capita di litigare.


English version


When I was in third grade I started attending children's classes with a friend of mine; little by little others joined and a second class for younger children was also formed.


I really enjoyed participating and being with the other children, even if sometimes we quarreled a bit too much and our teacher had to remind us the real reason for us being there. It was a good experience, really fun. In each meeting we talked about a different virtue, recited prayers, listened to a story and did some artistic activities.


At a certain point in my journey, however, I began to have doubts and I was not sure I wanted to continue to participate. My mother reminded me that I had made a commitment and that it was important to respect it and so I did. My doubts persisted and, therefore, after consulting with my parents, they advised me to talk openly to the teacher and understand together how to proceed.


I am a catholic and, since I was attending both the baha'i class and catechism, I was wondering if the two things were compatible. I was unsure about the choices to make and I had many doubts. I decided to talk about it with the class teacher and we came to the conclusion that if I did not feel like participating, I could take a break.


The following year, my mum and my friend's mother arranged a meeting with other parents to present an activity dedicated to the children of my age, the junior youth group. I really enjoyed the idea of this project and decided to participate. I still have some doubts deep inside me, but now I see the activities of the bahá'í community and the catechism as two parallel tracks traveling in the same direction. Both at catechism and at the youth group we talk about friendship and spirituality.


The group is helping us a lot to improve the relationships between us and to grow as individuals. During the first year I was grumpy and had to shout to make myself heard and now, on the contrary, I have learned to listen, to better understand the others and to sit together more peacefully. We are acquiring many qualities and, even when difficulties arise, we try to find new solutions together.


As a group we carried out some service activities to try and do something to help others; for example we sold homemade cookies baked by us to raise funds for a kennel. Surely it was a small step, but it was important to do it.


A community is a group of people who feel good together, in a spirit of unity and friendship, even if sometimes arguments may happen.


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