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Andrea


Qualche anno fa, mentre stavo facendo una piacevole passeggiata con la mia compagna lungo il fiume Adda, abbiamo incontrato una meravigliosa coppia di coniugi, anche loro impegnati a godersi la bella giornata di sole. Lungo il fiume c’erano due tavoli affiancati, ma noi abbiamo deciso di sederci accanto a dove avevano già preso posto loro così da lasciare l’altro libero in caso fosse arrivato un gruppo più ampio.


Complici delle buonissime ciliegie, è iniziata una piacevole conversazione durante la quale ho sentito parlare per la prima della Fede bahá’í. Da quel momento è iniziata la mia curiosità verso il messaggio di Bahá’u’lláh. Mi consideravo ateo, ma probabilmente sentivo la mancanza di spiritualità e di trovare delle risposte a situazioni che percepivo come inspiegabili. Per questo ho colto subito questa opportunità.


Abbiamo iniziato frequentare un circolo di studio; penso che i libri Ruhi siano stati per me una rieducazione spirituale, morale e psicologica. Mi sentivo disorientato e grazie a questi strumenti ho ritrovato un percorso di serenità e chiarezza. Mi è stato di grande aiuto. Ho riscoperto anche dei principi che sentivo di aver sempre avuto dentro di me. È stato come ritrovare un amico che non vedevo da un po’ di tempo.


Bahá’u’lláh insegna che ‘Ogni uomo è una miniera ricca di gemme di inestimabile valore’. Quando concetto mi ha cambiato la vita. Ero una persona che tendeva ad essere molto critica nei confronti delle persone e della società. Interiorizzare questo principio ha cambiato molto la mia visione del mondo, mi ha insegnato ad essere più aperto e comprensivo verso gli altri.


Una comunità secondo me è un insieme di persone accomunate da alcuni aspetti. Penso che ognuno di noi, nel suo piccolo, possa dare il proprio contributo, come l’onda che si crea e si propaga quando buttiamo anche solo un sassolino in uno specchio d’acqua.


English version


A few years ago, while I was on a walk with my partner along the river Adda, we met a lovely married couple who were busy enjoying the beautiful day just like us. Along the river there were various tables but we decided to sit at a smaller table, close to the couple, in case a bigger group arrived and needed the space.


Thanks to some delicious cherries, we struck up a conversation with this couple in which I heard about the Bahá'í Faith for the first time. That moment marks the beginning of my curiosity towards the message of Bahá’u’lláh. I considered myself an atheist, but probably I was simply feeling the lack of spirituality and lack of finding answers to situations that I felt were inexplicable. This is why I immediately grabbed this opportunity with both hands.


We started a study circle; I think that the Ruhi books were a spiritual, moral and psychological re-education. I was feeling disoriented and thanks to these tools I found a path of serenity and clarity. It was a great help to me. I rediscovered principles that I always had in me and it was like finding a long lost friend.


Bahá’u’lláh teaches us to “regard man as a mine rich in gems of inestimable value” and this concept has revolutionised my life. I was the type of person who would be very critical of people and society. Internalising this principle changed my view of the world as it taught me to be more open and inclusive of others.


In my opinion, a community is a group of people who are joined by certain aspects. I think that each one of us, in our own way, can contribute. Just like the waves that form and spread when you throw even the smallest of pebbles into a body of still water.



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