Adriana
Sono nata in una famiglia cattolica, ma non praticante. Ricordo che, sin da piccola, ho sentito un trasporto particolare per la religione ed andavo a messa ogni domenica insieme ad una vicina di casa. Poi mi sono sposata, sono arrivati i figli e purtroppo anche qualche dispiacere. Tutto questo mi ha spinto sempre di più verso un bisogno di spiritualità.
Ad un certo punto della mia vita ho conosciuto la Fede bahá’í e sono stata subito attratta dai principi. La mia ricerca spirituale è durata tanti anni. Fare il passo di accettare Bahá’u’lláh ha richiesto anni di riflessione e sofferenza. Non sapevo come condividere questa scelta con la mia famiglia cattolica, anche se non praticante. Mi sembrava di tradire il mio passato. Poi ho capito che non era così.
Decidere di far parte della comunità bahá’í ha cambiato la mia vita, mi ha dato un senso di liberazione. Mi ha tolto tante ansie, tanti timori. Mi ha dato la certezza che ci sia qualcuno sopra di me. Ho imparato ad essere tollerante e paziente. Ho imparato ad avere un sano distacco dalle sofferenze. Ho trovato la serenità. Ormai sono passati 25 anni.
I miei figli condividono questi principi, ma hanno scelto di non essere coinvolti. Con mio marito, piano piano, invece, abbiamo condiviso momenti di preghiera e di studio. Abbiamo aperto la nostra casa alle attività e penso che questo percorso l’abbia aiutato ad abbattere alcune delle barriere culturali che aveva costruito negli anni.
Questa scelta mi ha portato anche ad aprirmi verso gli altri ed ad impegnarmi in attività di servizio. Nel mio passato religioso non ero mai stata abituata a trasformare la spiritualità in azioni quotidiane rivolte verso gli altri. Non è stata un’abitudine semplice da costruire, ma è stato bello sentire che potevo essere utile in qualche modo alla società. Donarsi, fare del bene, amare, penso siano desideri che fanno parte della natura umana.
Mi sono dedicata alle classi per i bambini. È stato un piacere vedere come fossero desiderosi di sapere e come l’esperienza li abbia aiutati a crescere ed ad acquisire tante qualità. È stata un’esperienza bellissima, anche se ho avuto tante sfide. A volte capitava che facessi tanti sforzi per andare a fare la classe e poi c’erano pochi bambini. Inizialmente mi abbattevo. Poi sono maturata ed ho capito che non importata il numero. Se posso portare qualcosa di speciale nella vita anche di un solo bambino, ne vale comunque la pena.
La comunità è amore. Se provi amore per te stesso, per la tua famiglia, per coloro che ti circondano, riesci a creare un ambiente in cui c’è armonia, dove ci si comprende, dove non c’è traccia di astio o prevaricazione. Comunità significa volersi bene.
English version
I was born into a Catholic family but we weren’t practicing believers. I remember that from when I was a young girl, I was very attracted to religion and I went to mass every Sunday with a neighbour. Then I got married, I had kids and as it does, sorrow entered my life. All of this pushed me towards an even greater need for spirituality.
At a certain point I met the Bahá'í Faith and I was immediately attracted to its principles. My spiritual search lasted many years. Taking that step to accept Bahá’u’lláh was a process that took years of reflection and pain. I didn’t know how to share this news with my Catholic family, even though there weren’t practicing believers, since I felt like I was betraying my past. Then I realised that this was not the case and everything became easier.
Deciding to be part of the Bahá'í community changed my life; it gave me a sense of relief and freedom. Many of my fears and worries melted away; it gave me the certainty and conviction that there was someone watching over me. I learnt tolerance and patience as well as a healthy detachment from sorrow. I found peace and tranquillity. This has now been going on for 25 years.
My children share these principles but have chosen not to be involved. On the other hand, with my husband we started, slowly but surely, sharing prayers and studying texts. We opened our house to activities and I think this helped him tear down some cultural barriers that he had built throughout the years.
This choice led me to open up to others and take an active interest in acts of service. In my religious past I was not used to translating spirituality into daily actions towards others. It was not an easy habit to build but it was nice to see that I could be useful within society. Doing good, being available and loving; I think these are desires that are an integral part of human nature.
I concentrated on the children’s classes. It was a pleasure to see how much they wanted to learn and how this experience helped them grow and acquire many different qualities. It was a beautiful experience even though it had its set of challenges. Sometimes I would put in a lot of effort but there would then only be a few children who would attend the class. At the beginning I would get very discouraged, but then I matured and understood that the number was not important. If I could bring a moment of specialness to even only one child then it was worth all the effort and energy that went into it.
Community is love. If you love yourself, your family and those who are around you, then you can create an environment where there is harmony and understanding, a place where there isn’t malice or wrongdoing. Community means loving each other.